Il 2018 è stato l’anno del boom per l’equity crowdfunding, che ha raddoppiato le campagne finanziate (114 contro le 50 del 2017) sulle 9 piattaforme più attive nel Paese, raggiunto i 36 milioni di euro di raccolta, numero triplicato rispetto al 2017 quando si parlava di 11,8 milioni di euro, e aumentato del 189% gli investitori coinvolti, passati dai 3.278 del 2017 agli attuali 9.484.
A trainare la crescita è Mamacrowd, la piattaforma – parte del network SiamoSoci e autorizzata Consob – che conta oltre 30.000 utenti: con 32 campagne finanziate nel 2018 (il 28% del totale italiano), un success rate superiore al 90% e 10 milioni di euro raccolti, Mamacrowd chiude il 2018 confermandosi come la prima piattaforma di equity crowdfunding in Italia per numero di campagne chiuse, per percentuale di successo e per capitale raccolto. Ne abbiamo parlato con il CEO, Dario Giudici.
Come funziona la piattaforma Mamacrowd?
Mamacrowd è una piattaforma di equity crowdfunding e permette a chiunque, in modo semplice e a partire da poche centinaia di euro, di diventare a tutti gli effetti socio di aziende non quotate, in particolare startup e PMI. Cosa prima a discapito di grandi-medi investitori con tagli di investimento particolarmente elevanti.
Siamo una piattaforma vigilata Consob e il processo d’investimento è molto semplice, infatti si può finalizzare anche dal proprio smartphone.
Su Mamacrowd è disponibile l’intera documentazione societaria, compreso il business plan, delle aziende che stanno raccogliendo capitali e gli utenti hanno la possibilità di approfondire il materiale, porre domande direttamente agli imprenditori – sempre online – prima di procedere con il proprio investimento.
Quali sono le prospettive per l’equity crowdfunding in Italia?
Il 2018 è stato un anno record per il settore dell’equity crowdfunding e tale crescita è confermata anche nel primo trimestre del nuovo anno. L’anno scorso la raccolta complessiva ha raggiunto 36 milioni di euro, più del triplo rispetto al 207, finanziato 113 campagne, rispetto alle 50 del 207, e coinvolto 9.500 investitori, contro i 3300 dell’anno precedente. Nei soli primi due mesi e mezzo del 2019 Mamacrowd sta chiudendo con successo due campagne milionarie (StartupItalia e Green Energy Storage 2), che si aggiungono alle precedenti due chiuse nel 2017, coinvolgendo solo per queste due campagne un totale di 2270 investitori, e contato in totale quasi 14mila utenti iscritti.
Che storia raccontano i numeri di Mamacrowd?
I numeri di Mamacrowd raccontano di una storia breve ma in forte crescita, è in atto una fase di trasformazione degli investimenti privati in aziende, nell’innovazione e nell’economia reale. Mamacrowd è attiva dall’aprile 2016 ed è la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per capitale raccolto, per campagne chiuse con successo, per campagne milionarie e success rate. In meno di tre anni abbiamo raccolto 15.7 milioni di euro (considerando solo le campagne chiuse con successo e tralasciando quelle ancora attive), chiuso 50 campagne di successo, registrato un success rate superiore al 90% e ospitato 4 campagne milionarie, di cui due ancora attive e che chiuderanno a fine marzo.
Quali sono i settori prediletti dall’equity crowdfunding?
L’equity crowdfunding è uno strumento alternativo per la raccolta di capitali dedicato ad aziende non quotate. Nella nostra esperienza, confermata dall’attività delle altre piattaforme, non ci sono settori prediletti.
Hanno raccolto capitali aziende che sviluppano prodotti digitali (piattaforme o app mobile), con business in qualche modo più tradizionali (come produzione di calzature, di nuovi materiali o l’immobiliare), aziende che operano nella green-economy, nel campo della cyber security, società che propongono servizi innovativi (come per esempio formazione per i dipendenti neo genitori), fino ad ambiti più “popolari” come per esempio e-commerce, food delivery, ospitality turistica. Riteniamo che al di là dei settori sia importante proporre ai nostri investitori e al mercato delle aziende che abbiano i migliori requisiti possibili. Presentiamo agli investitori solo le eccellenze del mercato italiano, scelte o attraverso un processo di scrematura e selezione effettuato dal nostro network di partner (sono 51 attualmente, tra incubatori e acceleratori d’impresa) e da Mamacrowd o, in alternativa, in base alle metriche di mercato. Se l’impresa che vuole lanciare una campagna è già presente in commercio con un prodotto o un servizio che fa fatturato, questa è già una garanzia.
Quali sono le case history più significative per la piattaforma?
Ce ne sono molte, ognuna con delle sue peculiarità. Per semplicità faccio riferimento alle due più recenti e che sono ancora attive per le prossime 2-3 settimane: StartupItalia e Green Energy Storage 2. La prima sta conducendo la campagna di equity crowdfunding più ampia di sempre, sia in termini di investitori coinvolti, oggi siamo a 1736, sia in termini di capitale raccolto (è vicina ai € 2.4 milioni di adesioni). Un grande record. Per noi è stato anche un bell’esperimento di partecipazione: rispetto a una media di 500 euro di investimento minimo, StartupItalia è la prima campagna con chip minimo da 250 euro. Una bella dimostrazione di come un abbassamento della soglia minima possa allargare la platea di investitori.
Green Energy Storage 2 invece, azienda trentina che ha sviluppato una tecnologia per l’immagazzinamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, è alla sua seconda campagna di equity crowdfunding. Dopo la prima campagna, in cui ha raccolto, sempre su Mamacrowd, 1 milione di euro, è vicina ai 2 milioni di euro in questa seconda raccolta. Grazie alla seconda campagna ha coinvolto nuovamente molti dei soci che avevano partecipato alla prima, riuscendo ad allargare il bacino di nuovi investitori (sono oltre 500 solo per questa seconda campagna).
Il futuro dell’economia globale sarà sempre più partecipato?
La nostra breve storia ci dice che in pochi anni 45mila persone si sono iscritte su Mamacrowd perché interessate ad investire in aziende non quotate o incuriosite da questa modalità alternativa di investimento.
Dall’altra parte, ogni anno, è crescente il numero di aziende che si candidano sul nostro portale per poter avviare una raccolta di capitali online. Di anno in anno il mercato cresce a tre cifre e questo è un indicatore da non sottovalutare.
Il nostro obiettivo è quello di confermare ed estendere la nostra leadership sul mercato e di contribuire il più possibile alla crescita del settore coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone interessate a questo strumento. Lavoriamo ogni giorno per diffonderne la conoscenza. Far sapere che oggi è possibile investire in maniera alternativa nell’innovazione. Ci sono gli strumenti, le buone aziende, la normativa che regola il mercato. Questi ingredienti devono arrivare al maggior numero di persone possibile.
Elisabetta Pasca