Secondo i dati Istat 2021 le famiglie “tradizionali”, definite come coppie con dei figli, rappresentano attualmente il 32,5% del totale delle famiglie in Italia. Tuttavia, nonostante la situazione evidente, i media, nel 99% dei casi, si concentrano su una rappresentazione della famiglia tradizionale. In questo scenario lo spot di Esselunga ha provocato una frattura: affrontando il tema della separazione, il dolore ed al contempo la speranza. Questa prospettiva rappresenta un’eccezione rispetto alla norma mediatica, ma ciò ci porta a riflettere: perché la separazione rimane ancora un tabù, bisogna accettare che sia una realtà che non si può negare, né tifare.
Secondo Giuditta Pasotto (nella foto), la quarantenne fiorentina divorziata con 3 figli fondatrice dell’associazione GenGle, oggi la più grande Community online di genitori single che vanta una rete di oltre 100.000 persone in tutta Italia, lo spot avvia un dialogo che riguarda tutti: genitori e figli.
Ciò che per l’imprenditrice emerge dallo spot non è solo una rappresentazione realistica della società, ma l’aspirazione a trasformare il dolore della separazione in una speranza di dialogo e riconciliazione civile tra i genitori, che è spesso ciò che i figli desiderano quando l’amore finisce.
Spot Esselunga: separazione sotto i riflettori. Giuditta Pasotto (CEO GenGle) guarda al benessere delle famiglie
“Quando ho fondato GenGle, mi sono resa conto prima da figlia e poi da genitore single che i figli vogliono stare con genitori sereni. Faccio sempre l’esempio della hostess di volo: i bambini sono i passeggeri di un aereo, e i genitori, seppur separati, le hostess e steward; i figli durante la crescita guardano fissi i genitori e, come a bordo di un aereo, se i genitori sono tranquilli anche i passeggeri lo sono, se c’è una turbolenza, i figli, cercano lo sguardo dei genitori per capire quanto sia grave la situazione.” – Spiega Giuditta – “Con GenGle abbiamo cercato negli anni di rimettere in piedi i genitori separati così da permettere loro di ritrovare il piacere di stare insieme non solo ai figli ma anche ad altre persone coinvolgendo così nel loro buon umore la serenità di tutta la famiglia.”
GenGle è supporto e cooperazione per famiglie che stanno affrontando la separazione, è condivisione di idee e valori e in questo dialogo Giuditta ci offre anche il punto di vista della dottoressa Silvia Carcasci mediatrice di GenGle, che evidenzia il ruolo dei figli in questo spot: “La bimba fa un gesto che i bambini, che vivono la separazione dei genitori, spesso fanno con modalità diverse ed adeguate alla loro età e capacità cognitive, ovvero cerca di facilitare la loro comunicazione. Bambini così si chiamano in gergo tecnico, bambini competenti” commenta Silvia Carcasci.
In conclusione ciò che emerge, secondo Giuditta Pasotto, è la capacità di parlare di attualità e di un tema così delicato attraverso la purezza e la semplicità dei sentimenti. Il modello è quello felice, a prescindere che i genitori siano sposati o meno.
“Lo spot cavalca l’onda dell’ attualità e lo fa in modo delicato e potenzialmente utilitaristico, a mio avviso, per tutti coloro che trovandosi in questa situazione sapranno trarne un insegnamento importante: non ogni spesa è importante, piuttosto ogni gesto è importante” – conclude Pasotto
GenGle
Gengle (il cui nome viene da “genitore” più “sigle”) è l’associazione fondata nel 2014 da Giuditta Pasotto che mette in rete mamme e papà soli e i loro figli e permette di conoscersi e soprattutto di incontrarsi. Lo spirito è quello della cooperazione con l’obiettivo di socializzare e soprattutto supportarsi ottimizzando tempo e risorse, ad esempio facilitando la condivisione di attività quotidiane. Ciascun iscritto può lanciare iniziative o aderire a quelle degli altri, creando così il proprio network.