È il telefono cellulare più venduto di sempre ed è rimasto nel cuore degli utenti mobile di prima generazione come modello di indistruttibilità e affidabilità. Si tratta del Nokia 3310, lo storico cellulare lanciato dalla casa finlandese nel settembre 2000, che a sorpresa tornerà sul mercato tra pochi giorni. Lo ha anticipato HMD Global Oy, l’azienda che ha comprato i diritti del marchio Nokia per la telefonia tradizionale, dopo l’acquisizione della parte industriale del gigante finlandese da parte di Microsoft. L’erede del 3310 avrà un prezzo di 59 euro circa e connessione 3G: si candida a diventare verosimilmente il “dumb phone” del futuro.
Evan Blass, uno dei più famosi acchiappa-rumors, sostiene che il Mobile World Congress di Barcellona vedrà il ritorno del cellulare che, dal 2000 al 2005 ha totalizzato 126 milioni di unità vendute. Probabilmente sarà una versione rivisitata, per venire almeno in parte incontro alle nuove esigenze imposte dagli smartphone, ma senza rinunciare alle caratteristiche di chi vuole un dispositivo leggero e resistente, che permette di telefonare e raggiunge le quasi 300 ore in stand-by.
Il 3310 è stato il primo telefono su cui si poteva giocare. E se nella nuova versione forse non ci saranno app, appare già certo il ritorno di Snake, l’antenato per eccellenza del gaming mobile, il videogioco che presentava un serpente che doveva mangiare per crescere, cercando di evitare gli ostacoli e soprattutto se stesso.
Anche il nuovo 3310 150 punta alla resistenza, la scocca rinforzata ricorda quella dei più gloriosi modelli finlandesi del passato, e a bordo troviamo la memoria espandibile tramite microSD fino a 32Gb, la fotocamera posteriore con flash, il Bluetooth e la batteria removibile.
Come il 3310, anche il nuovo modello 150 non ha il touch screen: qui tutto si fa muovendo un cursore e due tasti posti nella parte alta della tastiera. Non ha la banda veloce Lte e si muove solo sulle classiche Gsm a 900 e 1.800 Mhz. Anche qui non ci sono neanche le app né Android ma un sistema operativo proprietario e, ovviamente, Snake. I nostalgici dei ruggenti Anni Novanta piangono già lacrime di gioia.