“Luca Morisi è stato ipocrita, ma molti giornali fanno solo gossip di basso livello”, lo afferma sulle pagine digitali di MOW (mowmag.com), Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.
Il dirigente della principale associazione LGBT italiana, intervistato dal magazine lifestyle di AM Network, puntualizza gli aspetti della vicenda: “si sta perdendo il punto, che è l’eventuale spaccio, l’unico reato ipotizzato, mentre tutto il resto, in primis il fatto di avere rapporti con persone dello stesso sesso, non lo è. E dovrebbe rimanere cosa privata – sottolinea il segretario Piazzoni nell’intervista concessa a mowmag.com – È comprensibile voler smascherare la doppia morale, ma sembra di essere tornati ai titoli di trent’anni fa sul «torbido mondo omosessuale», ed è inquietante. Così come fa riflettere che qualcun altro abbia fatto l’outing di Morisi al posto suo. Non è così che si cresce civilmente”.
Piazzoni (Arcigay): “Inquietanti le cronache sul caso Morisi. Siamo tornati a 30 anni fa, al torbido mondo omosessuale”
“Morisi – argomenta il massimo dirigente della principale associazione Lgbti italiana riguardo al caso dell’ex capo della comunicazione della Lega di Matteo Salvini – faceva probabilmente a livello privato tutto quello che a livello pubblico tramite la cosiddetta «Bestia» stigmatizzava nei comportamenti e nella vita delle altre persone. Probabilmente ha contribuito a creare il clima di cui adesso è vittima. Il problema è però nel modo in cui i media e di conseguenza l’opinione pubblica si stanno focalizzando su questa vicenda”.
“Siamo quanto di più contrario ci sia alle modalità della cosiddetta Bestia, utilizzata per attaccare le persone sul piano politico e personale e per noi rappresentativa di una cultura dell’odio. Ma appunto per questo siamo contrari anche rivolgere un’analoga Bestia contro Morisi, anche perché qui più che altro lo si attacca su cose che, boh, appartengono alla sua sfera personale, e tutti noi ne abbiamo una. Bisogna eliminare la Bestia, non girarla contro chi l’ha creata. Questo è il punto. È più o meno automatico pensare “se l’è cercata” e “ben gli sta”, ma se vogliamo fare in modo che il dibattito pubblico nel nostro Paese diventi un po’ più decente dobbiamo abbandonare questa modalità di trattare le questioni, stando invece sul punto delle vicende” ha sottolineato Piazzoni.
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