Fine del sodalizio tra Marco Castoldi, in arte Morgan e Vittorio Sgarbi, critico d’arte e attuale sottosegretario al Ministero della Cultura. La notizia è pubblicata dal magazine MOW (mowmag.com), che documenta in esclusiva le aspre parole in chat e lo sfogo durissimo di Morgan, che ha diffuso lo scambio epistolare privato.
Da “Rinascimento Dissoluzione”, il gruppo su Whatsapp con intellettuali, giornalisti e politici d’Italia, tra cui anche il ministro Sangiuliano, ai dettagli sul litigio digitale tra Morgan e Vittorio Sgarbi, il magazine lifestyle di AM Network pubblica: il mancato sostegno da parte del critico d’arte alle proposte del cantante e lo scambio di reciproche accuse: “Mi ha accoltellato e umiliato”, nonché gli insulti in formato digitale: “Sei un topo, non mi sono illuso” e sullo sfondo c’è anche un mancato ruolo per Morgan presso il Ministero della Cultura, pubblicamente promesso da Vittorio Sgarbi al cantantautore durante gli scorsi mesi.
Volano gli stracci tra Sgarbi e Morgan: tutti i retroscena su MOW Magazine
Una delusione totale che Morgan ha spiegato con parole durissime verso il critico d’arte: “Quanto tempo ho sprecato per Sgarbi, quante notti, quante parole, quanti sogni. Se non fosse stato per me non sarebbe sottosegretario. Così fanno i cattivi. Sfruttano e poi accoltellano. Io perdo tempo, serenità, speranza, lavoro, contatti, allegria, progetti, stima… Parecchie cose perdo. Basta”.
E ancora: “Una persona che dice cose così cattive mi fa paura. Gli ho detto che è stato sleale e mi ha risposto che io sono un topo che con i suoi amici mi deride e che non si è mai illuso che io fossi meritevole. Non è un’amicizia, è una mia illusione, ma lui non mi è amico. Mi ha sempre solo usato”.
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