In questi ultimi anni è cresciuto in maniera considerevole il desiderio di trascorrere il tempo libero in navigazione: l’aumento della domanda di servizi in questo settore ha aperto delle nuove interessanti prospettive di business. Nautal, piattaforma spagnola specializzata nel noleggio nautico, sta portando avanti delle strategie di espansione mirate a rispondere alle nuove logiche del mercato, in cui assumono sempre più rilievo anche le attività di noleggio delle imbarcazioni di lusso. Per capire meglio l’evoluzione di questo specifico segmento, abbiamo intervistato Andrea Gabrielli, Country Manager Nautal Italia.
Recentemente, Nautal ha ampliando la sua piattaforma online di noleggio di imbarcazioni acquisendo la startup Incrediblue, specializzata nel noleggio nautico di lusso: che tipo di obiettivi si pone il brand attraverso un’operazione di questo genere?
L’acquisizione di Incrediblue aiuterà Nautal a crescere su due versanti. Il primo è l’espansione commerciale verso il Mediterraneo orientale e in Italia. Incrediblue, grazie alla sua intensa attività negli scorsi anni, ha sviluppato un know-how molto specifico che le ha consentito di eccellere in acque greche e turche e allo stesso tempo è stata in grado di espandere la sua offerta tramite una costante e intensa attività di networking con associazioni, armatori, marine, ecc. Il secondo versante della crescita su cui Nautal scommette con l’acquisizione di Incrediblue è proprio il mercato di lusso. Nautal ha da sempre lavorato nel mercato dei superyacht, grazie ad Incrediblue avrà la possibilità di espandere l’offerta tanto in quantità come a livello geografico.
Che soluzioni offre Nautal per quanto riguarda il ventaglio delle possibilità di noleggio?
Al momento Nautal, offre la possibilitá di avvicinarsi a chiunque a un nuovo tipo di esperienza che è la vacanza in barca, uno dei nuovi trend del tempo libero. La nostra offerta spazia dalle piccole imbarcazioni per escursioni di giornata fino ad appunto i megayacht, grazie a Incrediblue. Allo stesso tempo diamo la possibilitá di navigare sia a chi è giá esperto e noleggia una imbarcazione per le sue vacanze, sia a chi si vuole avvicinare per la prima volta a questo genere di turismo senza avere esperienza di conduzione e sia a chi cerca il lusso e il relax a bordo di uno yacht, di un caicco o di una goletta.
Qual è l’identikit del cliente che sceglie di affidarsi ai servizi offerti dalla piattaforma?
L’identikit è piuttosto vario. Spazia dall’appassionato del mare che ha un budget piú ridotto, fino ad arrivare a imprenditori facoltosi e magnati internazionali. Diciamo che l’appassionato cerca una barca con determinate caratteristiche, oppure provare una barca che non ha mai provato. In questo caso è possibile cambiare ogni anno l’imbarcazione senza doverla acquistare. Chi invece ha un potere d’acquisto di alto standing, non pensa al denaro, ricerca l’accuratezza del servizio. La scelta sarà quindi guidata non dalla tipologia di imbarcazione, ma dlla qualità di vita di bordo. Si prediligono gli ampi spazi, i sea toys (jetskis, wakeboards, gonfiabili, ecc), la professionalità dell’equipaggio, la bravura dello chef e la discrezione delle hostess e degli stewards.
In Italia abbiamo il record della percentuale di export per la cantieristica, mentre la domanda è molto indietro rispetto ad alcuni decenni fa. Che tendenze si registrano invece sul versante noleggio?
Il mercato dell’export e quello del charter viaggiano su due binari differenti. Megayacht o grandi barche sono generalmente acquistate da soggetti estremamente ricchi o società con varie finalità. Ciò implica che la produzione sia assorbita in quei mercati dove è più facile che esistano determinate condizioni legate a una maggiore ricchezza. Per quanto riguarda il charter, il mercato è in forte espansione in Italia. Mese dopo mese stiamo osservando una crescita costante della domanda relativa ai nostri servizi. In particolare abbiamo richieste da parte di clienti che non sono facilmente ascrivibili a una precisa categoria. Stiamo assistendo a una sorta di democratizzazione della vacanza in mare che oggi può essere declinata in base alle diverse possibilità economiche o necessità proprio grazie alle possibilità offerte dal noleggio nautico.
Si rafforza la posizione di Nautal nel Mediterraneo: quali prospettive di crescita è possibile intravvedere concretamente per il nostro paese?
Sicuramente si andranno a consolidare quei porti e zone dove l’industria è già presente. La Maddalena, le Isole Eolie, Favignana, Costiera Amalfitana sono già abbastanza in grado di soddisfare la richiesta del mercato. Dall’altro lato, c’è ancora tanto da fare. Ad esempio in Puglia l’offerta è minima, in Calabria anche. Al di là dell’espansione puramente geografica del settore del charter, si registrerà una crescita importante nell’indotto. Non bisogna immaginare una barca come un’oggetto in mezzo al mare. Armare una barca comporta attivare tutta una filiera per la manutenzione, per la creazione di nuovi ormeggi, per la professionalizzazione degli equipaggi e delle società armatrici. Si tratta di un prodotto complesso che abbraccia molti settori e crea un indotto importante che porterebbe con sé nuovi posti di lavoro.
Per il settore nautico, il passaggio al digitale rappresenta ancora una criticità: come sta procedendo la digitalizzazione dell’intera filiera e quali politiche occorre mettere in atto per rendere il noleggio online sempre più facile e sicuro?
Le barche sono un prodotto delicato. Hanno bisogno di tanta manutenzione, di ricambi continui e di personale che sia in grado di gestirle. La digitalizzazione, pur essendo già in corso, sarà possibile solo grazie alla professionalizzazione del settore. Noi lavoriamo in digitale e garantiamo la qualità delle nostre imbarcazioni utilizzando l’offerta di grandi società e, nel caso di piccoli armatori, siamo molto severi sugli standard da mantenere. Noleggiare una barca che ha qualcosa che non va potrebbe voler significare navigare qualche giorno in meno o addirittura rovinarsi la vacanza. Noi garantiamo, ed esiste la Garanzia Nautal per questo, la qualità del prodotto finale.