Questi sono solo alcuni dei risultati che emergono dalla XVIIª edizione dell’UPS Europe Business Monitor, sondaggio annuale in cui 1.451 top manager in sette Paesi europei sono stati chiamati ad esprimere le proprie opinioni su diversi temi che influenzano il business in Europa.
I top manager in Europa hanno registrato un significativo miglioramento delle performance della propria azienda nel corso dell’ultimo anno. Il 54% degli intervistati ha indicato, infatti, che il clima economico è migliorato rispetto a un anno fa. Inoltre, solo un dirigente su dieci ritiene che la situazione sia peggiorata. Vengono confermate quindi le previsioni ottimiste di un anno fa, quando il 55% dei manager si diceva fiducioso in un miglioramento.
In cima alla classifica dei più soddisfatti dell’attuale situazione economica, si piazzano i dirigenti in Belgio con un impressionante 66% che ritiene che la propria azienda sia più prospera rispetto a un anno fa. I manager in Italia seguono con un 58%, in crescita di tre punti rispetto allo scorso anno. Al lato opposto della classifica i Paesi Bassi raggiungono la Francia come il Paese con i manager più cinici, con il minor numero di dirigenti che riscontrano un miglioramento nella propria situazione finanziaria.
Quando si guarda al futuro, gli ottimisti sono in leggero vantaggio con un 51% fiducioso che le proprie prospettive saranno migliori nell’anno a venire. Questo dato è solo leggermente al di sotto del livello di ottimismo registrato nella passata edizione dello Europe Business Monitor. Inoltre, continuano ad essere in pochi coloro che si aspettano un peggioramento (8%). La classifica dei più ottimisti d’Europa è guidata dall’Italia dove il 58% dei dirigenti si aspetta che la propria azienda presenti performance migliori nei prossimi 12 mesi.
La Spagna ha la più alta percentuale di dirigenti che prevede un peggioramento nel 2008 (12%) anche se bisognerebbe sottolineare che la percentuale di manager in Spagna che guarda con ottimismo al futuro (57%) è seconda solo all’Italia (58%).
Facendo, invece, una media tra chi si aspetta un miglioramento e chi un peggioramento, si contendono la maglia nera dei più pessimisti in Europa i dirigenti del Belgio, della Francia e della Germania.
In contrasto con l’ottimismo citato poco sopra, l’Italia ha la più alta percentuale di intervistati (18% con la Germania) che prevede una riduzione del personale nel 2008 e la più bassa di coloro che hanno in programma di assumere nuove risorse (29%). Al contrario, i manager nei Paesi Bassi conducono la classifica con un 39% degli intervistati che prevedono di aumentare il personale nonostante l’insoddisfazione sulla loro attuale situazione economica. In generale in Europa, le prospettive occupazionali sembrano sempre più rosee con un 83% degli intervistati che dichiara che aumenterà o manterrà invariata la forza lavoro.
Ma le tasse preoccupano gli italiani
Secondo l’UPS Europe Business Monitor, si rilevato inoltre che la maggioranza dei dirigenti in Europa esprime un’opinione positiva sugli effetti della globalizzazione. Più di sei manager su dieci ritengono, infatti, che la propria azienda tragga beneficio dall’intensificarsi degli scambi commerciali tra i vari Paesi del mondo.
Tuttavia, emerge anche che la principale sfida per le aziende in Europa è la competizione globale che viene citata da quasi la metà degli intervistati (48%) e rappresenta la principale fonte di grattacapi per i manager in Francia e in Spagna (54%).
In controtendenza l’Italia, dove per il 50% dei dirigenti è la pressione fiscale a trovarsi in cima alla lista degli ostacoli alla crescita (contro il 18% del dato aggregato europeo).
I manager in Belgio e nei Paesi Bassi sono invece i più preoccupati dal costo del lavoro (rispettivamente 64% e 52%), mentre gli alti costi del carburante e dell’energia sono percepiti come il principale ostacolo alla crescita della propria azienda da parte dei manager in Germania (48%) e nel Regno Unito (46%).
Opportunità globali per le aziende
Probabilmente uno dei risultati più sorprendenti della ricerca è che – con solo il 4% dei voti – i dirigenti in Europa relegano il Nord America quasi alla fine della classifica delle regioni che offrono le opportunità di business migliori per le aziende del proprio Paese. Il Nord America riesce a superare solo l’Africa (2%). A essere incoronata El Dorado delle aziende europee è, invece, l’Asia che riceve i favori del 49% dei manager intervistati raggiungendo punte del 62% in Francia e del 55% in Italia. Bene anche l’Europa che si posiziona al secondo posto con un quinto dei voti totali (21%), Sud e Centro America sono terze (con un 9% a cui ha contribuito soprattutto il forte supporto da parte della Spagna) e quarto il Medio Oriente (8%).
Luna di miele finita per le tre principali economie dell’Europa centrale?
Anche se la Polonia rimane ancora il Paese più attraente per i business leader in Europa in quanto economia con le migliori opportunità di crescita (39% del totale), sta perdendo terreno insieme a Repubblica Ceca e Ungheria. Rispetto allo scorso anno, invece, la Germania sale di 8 punti percentuali e si pone al secondo posto con il 33% dei voti, accorciando così le distanze dalla Polonia. Questo, nonostante i manager della Germania siano i meno ottimisti riguardo alle proprie prospettive di crescita (18%). A dare fiducia alla Germania sono soprattutto i manager in Francia (46%) e in Italia (44%).