Getty Images, leader mondiale nella comunicazione visiva, annuncia i vincitori della prima edizione del Getty Images Reportage Grant. Il Getty Images Reportage Grant premia tre fotogiornalisti con una sovvenzione del valore di $15,000 ciascuno, da destinare a progetti documentaristici di lungo termine, e supporto editoriale da parte dell’azienda.
I vincitori per il 2018 sono:
• Giulio Di Sturco per Aerotropolis, The Way we Will Live Next, un lavoro che esplora lo sviluppo delle “aerotropoli”, conglomerati urbani post-moderni che si sviluppano intorno ai grandi aeroporti;
• Rose Marie Cromwell per King of Fish, progetto che desidera porre l’attenzione sugli effetti della globalizzazione nelle piccole comunità, in particolare raccontando quella di Coco Solo a Panama;
• Leonard Pongo per The Uncanny, progetto che narra la vita quotidiana nella Repubblica Democratica del Congo.
Ken Mainardis, Senior Vice President for Content di Getty Images, ha commentato: “I destinatari del Reportage Grant 2018 hanno dimostrato un incredibile talento e una passione incrollabile per il fotogiornalismo. Siamo lieti di sostenere e promuovere ulteriormente il lavoro dei vincitori, fornendo finanziamenti per consentire a Rose, Giulio e Leonard di sviluppare ulteriormente i loro progetti su questi importanti argomenti, che senza finanziamenti potrebbero altrimenti rimanere invisibili.”
I vincitori del Getty Images Reportage Grant sono selezionati tra oltre 450 partecipanti, da una giuria di esperti che include David Guttenfelder (fotografo, National Geographic), Zara Katz (Photo Editor), Wayne Lawrence (fotografo documentarista), Amy Pereira (Photo Editor), Vaughn Wallace (Senior Photo Editor, National Geographic).
La giuria ha anche assegnato delle Menzioni d’Onore a Venetia Menzies e Heba Khamis. Il progetto di Menzies documenta l’evoluzione della vita nomadica in Algeria, mentre quello di Khamis si focalizza sulla pratica clandestina del breast ironing in Camerun.
Il Getty Images Reportage Grant è parte del più ampio programma di sovvenzioni di Getty Images, che da oltre 14 anni supporta la comunità fotogiornalistica a livello globale, permettendo di raccontare storie importanti. Dalla nascita del programma, è stato devoluto da Getty Images un totale di oltre 1.4 milioni di dollari in sovvenzioni.
Per ulteriori informazioni sull’impegno di Getty Images, è possibile visitare il sito Where we Stand
I vincitori:
Giulio Di Sturco – Aerotropolis, The Way we Will Live Next (nella foto in alto)
Una “aerotropoli” è un modello di una città guidata da una combinazione di esigenze aziendali e controllo dello stato. Parlare di queste città significa affrontare temi come la riappropriazione del paesaggio naturale e la nostra fede incondizionata nella tecnologia, sullo sfondo di un’architettura raffinata in eleganza e logica. È la città postmoderna. Una visione, o forse un miraggio, è una finestra di opportunità per risolvere il dilemma della modernità: conciliare sviluppo economico e crescita sostenibile. Di Sturco mira a catturare la grandezza e bellezza di una Aerotropolis e allo stesso tempo catturare l’alienazione e la solitudine dei suoi abitanti.
Rose Marie Cromwell – King of Fish
Sin dai primi anni del 2000, i residenti di Coco Solo hanno combattuto per essere trasferiti. Dopo anni di riunioni infruttuose con le autorità, alcuni membri della comunità hanno fatto ricorso contro la chiusura frequente della strada che porta a Coco Solo e ai terminal portuali. Queste proteste a volte hanno portato a violenti scontri con la polizia. Alla fine il governo panamense decise di vendere il terreno su cui sorge Coco Solo a una delle autorità portuali, che poi iniziarono a fare pressioni per il trasferimento. Sotto la pressione del porto, il governo ha finalmente iniziato a costruire un nuovo progetto abitativo per i residenti di Coco Solo nella vicina Buena Vista. Dopo anni di costruzione in stallo, è sembrato un miracolo quando le ultime famiglie sono state trasferite da Coco Solo a Buena Vista. Attraverso il suo lavoro Cromwell porta all’attenzione gli effetti della rapida globalizzazione sulle piccole comunità.
Leonard Pongo – The Uncanny
The Uncanny documenta la vita quotidiana nella Repubblica Democratica del Congo. Seguendo troupe televisive locali, matrimoni, feste, servizi ecclesiastici e eventi localmente rilevanti, il progetto rappresenta autenticamente l’esperienza congolese. L’obiettivo di Pongo per questo progetto è quello di modificare la solita narrativa del paese fornendo una migliore comprensione della vita quotidiana in Congo.
Menzioni d’Onore
Venetia Menzies – 21st Century Bedouin
21st Century Bedouin è un progetto documentaristico che esplora come la vita nomade in Algeria sia stata radicalmente trasformata nel secolo scorso, da eventi come la colonizzazione francese, la guerra civile e la migrazione urbana di massa.
Heba Khamis – Banned Beauty
Il progetto esamina le espressioni violente dell’amore materno sviluppate in risposta ai fenomeni culturali e socioeconomici in Camerun. In particolare, la pratica del breast ironing, che vede madri e nonne applicare sul seno delle loro giovani figlie oggetti roventi, nella speranza di ritardare lo sviluppo del seno, con la convinzione che ciò le renderà meno attraenti per gli uomini.