Agli Stati Generali della Comunicazione in Emergenza* la parola d’ordine è “fare squadra” per comunicare al meglio nelle emergenze, nelle crisi e con un’attività di prevenzione costante
Oltre un centinaio i partecipanti alla giornata dedicata alla Comunicazione in Emergenza organizzata dal progetto Emergenza24, presso il Campus Scientifico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, all’interno degli eventi del Digital Meet
di Francesca Anzalone
Si sono svolti Gli Stati Generali della Comunicazione in Emergenza, appuntamento annuale giunto alla sua terza edizione, che mira a fare il punto della situazione coinvolgendo attori dai vari ambiti per confrontarsi, fare conoscere le diverse esperienze e applicazioni e soprattutto costruire buone pratiche sulle quali iniziare percorsi virtuosi. Nella mattina si sono succeduti relatori dell’area comunicazione con esperienze diverse come il 118 della Regione Veneto con il Direttore regionale Dott. Paolo Rosi, a quella del Prof. Giovanni Finotto, Direttore del Master STePS, Scienze e tecniche della Sicurezza, fino all’esperienza di Emergenza Sordi con il dott. Luca Rotondi, Presidente di Emergenza Sordi APS per comunicare le emergenze ai sordi; e ancora la comunicazione della Polizia di Stato con il Commissario Capo della Polizia di Stato Dott. Vincenzo Recchiuti alla comunicazione dell’esercito con un focus su emergenze, crisi e social media con il Tenente Colonnello Salvatore Verde, Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; e ancora la comunicazione nella Polizia Locale con la dott.ssa Samanta Arsani, Regione Emilia-Romagna, Gabinetto del Presidente – area Polizia Locale, e la comunicazione delle Autovie Venete con la dott.ssa Raffaella Mestroni.
Occorre valorizzare adeguatamente l’immagine nella Comunicazione in Emergenza
Per proseguire nel pomeriggio con una tavola rotonda sul tema del Fare Squadra a cui hanno partecipato Fabrizio Stelluto, giornalista e Responsabile Ufficio Comunicazione Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, Chiara Bianchini, blogger sul tema emergenze 2.0, Marco Rabito, Metereologo AMPRO, Presidente di Serenissima Meteo, Matteo Senno, Consigliere Comunale, Comune di Venezia, Livio Martinuzzi, Ufficio Comunicazione del Comune di Pordenone e il Prof. Colum Donnelly, Docente di Comunicazione di Emergenza Università di Sassari.
Il punto di partenza: l’uso dei social network nella comunicazione in emergenza, la manipolazione dell’informazione tra fake news e account falsi e il rapporto con i media. Un confronto fondamentale sulle esperienze nell’identificazione delle criticità e degli aspetti comuni da condividere con una platea articolata fatta di studenti, professionisti e giornalisti, presenti per assistere al seminario come aggiornamento professionale riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Un dialogo di approfondimento sulla comunicazione nelle emergenze e sull’importanza di comunicare al meglio che ha messo in evidenza alcuni aspetti fondamentali della comunicazione contemporanea e condividere alcune riflessioni. Il paradosso: un pubblico attento al branding di marchi e personaggi, ma distante dal branding di chi eroga servizi al cittadino sia in ambito salute, sicurezza viabilità, solo per citare alcuni esempi. Da cui deriva anche un importante investimento di tempo e energie da parte di figure dell’area comunicazione che devono gestire, mitigare o addirittura pensare di rimuovere commenti offensivi, giudizi fuori luogo e l’odio che i social sono in grado di generare a livello virale. Una condivisione di esperienze che ha evidenziato e confermato alcuni punti chiave: nella comunicazione online è necessaria professionalità, aggiornamento costante delle competenze, sono necessarie policy social chiare e ben visibili e condivisione di conoscenza soprattutto nell’erogazione dei contenuti su cui poter costruire altri contenuti.
Fonti autorevoli e affidabili diventano punti di riferimento dai quali attingere l’informazione corretta o il contenuto puntuale, e quindi il fare squadra diventa fare rete per garantire qualità nell’informazione sia attraverso la relazione corretta con i media (citazioni delle fonti da parte di testate e TV quando acquisiscono le informazioni, dialogo costante per la verifica delle informazioni e relativa divulgazione precisa e puntuale da parte dei media), sia per generare fiducia nel cittadino. Valorizzare l’immagine nella Comunicazione in Emergenza significa essere presenti con contenuti corretti, in tempo reale, e in maniera costante a garanzia di una presenza per il cittadino che se da una parte gli genera consapevolezza in tempo di pace, e quindi diminuisce le criticità di hating diventa punto di riferimento e aggiornamento in tempo reale. Una semantica comune su cui costruire l’informazione più precisa, efficace e a minor rischio di manipolazione. Fare squadra è dunque il miglior strumento online e offline attraverso il quale generare fiducia, diminuire i rischi di disinformazione e generare fiducia.
*Francesca Anzalone ha moderato gli Stati Generali della Comunicazione in Emergenza
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