Procede l’indagine, che vede indagate l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni e l’AD e Presidente Alessandra Balocco, da parte della Procura di Milano per truffa aggravata per il fatidico pandoro natalizio Balocco griffato, divenuto oggi oggetto di culto, raggiungendo incredibilmente in Rete cifre esorbitanti, sfiorando addirittura i 700 euro.
Nel frattempo, il Codacons, proclamando una class action “per conto di tutte le parti lese dai presunti illeciti per cui indaga la magistratura”, ha quantificato in 1,65 milioni di euro, somma calcolata sulle oltre 290mila confezioni vendute nel 2022 (su un totale di 362.577 commercializzate) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ (3,68 euro) e quello griffato (9,37 euro), il danno per i consumatori.
In ogni caso, il milione di euro promesso dalla Ferragni durante l’ormai celebre video di scuse, all’ospedale Regina Margherita è giunto a destinazione, promessa mantenuta. “La Città della salute di Torino conferma di avere ricevuto nella settimana antecedente il Santo Natale la donazione di 1 milione di euro da parte della signora Chiara Ferragni verso l’ospedale infantile Regina Margherita” viene riferito in una nota.
Pandoro Gate, la saga continua: la Procura di Milano indaga, il Codacons proclama una class action e il milione di euro promesso da Chiara Ferragni arriva all’ospedale Regina Margherita
“Un atto di donazione – prosegue il comunicato – è sempre un gesto di grande generosità a supporto delle strutture che si occupano della salute dei piccoli pazienti. Nelle prossime settimane si valuterà, con il neo-commissario Giovanni Messori Ioli e Franca Fagioli (direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino, ndr), verso quali investimenti tecnologici dedicare la donazione, sicuramente con una logica di un ulteriore miglioramento della diagnosi, cura e umanizzazione dei percorsi dei pazienti pediatrici”.
Il sentiment nei confronti di Chiara Ferragni è al momento piuttosto ambivalente: in molti si stanno accanendo, anche in maniera eccessiva, contro di lei, massacrandola senza pietà e condannandola senza appello, mentre altri chiedono a gran voce di abbassare i toni, evitando il linciaggio gratuito, aspettando che sia la Legge a esprimersi definitivamente sulla faccenda. Il caso sembra ancora lontano dalla sua conclusione e non resta dunque che seguirne l’evoluzione per scoprire cosa accadrà alla fine all’astro mediatico della Ferragni.