SumUp, compagnia leader della tecnologia di pagamento, si sta distinguendo come realtà di business in espansione e sta affinando sempre di più il ventaglio di servizi, dall’accettazione di pagamenti (in negozio o online), alla possibilità di gestione contabile dell’attività, fatturazione, prenotazione, integrazione di pagamenti da parte di terzi e altri servizi tramite SDK e API. Nella strada che conduce alla transizione dal denaro contante al denaro digitale, SumUp costituisce un punto di riferimento e un vettore di innovazione sempre più essenziale. Ne abbiamo parlato con Andrea Aimo, Business Development Manager di SumUp per l’Italia.
In cosa consiste la proposta di SumUp per una “cashless society”?
La tecnologia di SumUp consente alle aziende di tutto il mondo di accettare pagamenti con carta in modo semplice ed economico. Sin dalla fondazione dell’azienda, SumUp si è concentrata sulla clientela e sui commercianti per i quali l’accettazione di pagamenti con carte di credito e debito non era possibile, a causa dei costi dell’hardware, delle spese di servizio e degli ostacoli burocratici associati ai tradizionali fornitori di accettazione carte. SumUp permette a questi commercianti di iniziare ad accettare pagamenti con carta in-store, in-app e online e di lavorare con tutti i circuiti delle principali carte di credito e di debito, nonché con Google e Apple Pay. Con i nostri dispositivi è possibile effettuare transazioni di ogni tipo e di qualsiasi importo, ed è comodo sia per i clienti, che saranno liberi di non avere contante in tasca, sia per i commercianti, che accetteranno più volentieri pagamenti con carta.
A chi si rivolge principalmente l’azienda?
Ci rivolgiamo soprattutto alle PMI. I piccoli commercianti, anche in mobilità, che non hanno grandi volumi di fatturato spesso rinunciano ad avere un POS tradizionale, e quindi ad accettare pagamenti con carta, a causa degli elevati costi di gestione; SumUp, invece, offre un dispositivo senza costi fissi che prevede una sola piccola commissione in percentuale per ogni transazione e nulla più.
Quali sono i vantaggi garantiti da SumUp?
Adottando un terminale SumUp, ogni esercente non dovrà affrontare costi d’iscrizione, canoni mensili o costi fissi, se non una tantum per l’acquisto del lettore. A differenza del classico POS, non sono necessari particolari allacciamenti alla linea telefonica: basterà scaricare l’apposita app sul proprio smartphone e connettersi al lettore tramite bluetooth. Il nostro nuovo dispositivo 3G, invece, si connette direttamente alla rete senza l’ausilio di uno smartphone.
Qual è il contributo di SumUp rispetto alle criticità del settore fintech?
Una delle nostre parole d’ordine è semplificare. Il settore sta vivendo un momento di particolare vivacità e grazie alla tecnologia vogliamo cambiare la percezione delle persone verso i pagamenti, innovare significa soprattutto maggiore trasparenza e massima semplicità d’uso.
A che punto siamo con la digitalizzazione delle aziende italiane e che prospettive di sviluppo possiamo intravvedere?
C’è ancora molto lavoro da fare: secondo alcuni dati raccolti e analizzati da SumUp, su scala nazionale ed europea, circa l’80% degli italiani rivela di essere ancora molto legato al contante e lo reputa il metodo preferito di pagamento per i piccoli importi. D’altro canto, invece, il recente Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail degli Osservatori Digital del Politecnico di Milano mostra come il 33% dei commercianti intervistati abbia investito nel 2018 nel settore dei pagamenti digitali. Ci sono grossi margini per migliorare ed allineare l’Italia agli standard europei.
Il contante “ha i giorni contati”?
Non ancora, ma la tendenza è certamente quella. In Svezia si prevede l’abbandono del contante entro il 2023. In Italia la situazione è molto diversa, ma progressivamente i pagamenti digitali saranno sempre di più.
Elisabetta Pasca