Prosegue l’impegno di idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa – nei confronti dell’ambiente e del clima. L’azienda, che recentemente ha scioperato a Berlino nell’ambito di #FridaysForFuture, negli ultimi anni è riuscita a ridurre significativamente la propria impronta di CO2 grazie a misure di risparmio energetico e all’introduzione dell’elettricità verde. Dal 2019, idealo è a impatto zero in termini di CO2, ma sono previste numerose altre iniziative. Abbiamo approfondito il tema insieme a Fabio Plebani, Country Manager di idealo per l’Italia.
Il tema del clima e dell’ambiente è sempre più centrale nell’agenda mondiale e chiama alla responsabilità enti pubblici, aziende private e semplici cittadini: come si pone idealo rispetto a questa emergenza globale?
Per idealo i temi legati al clima e all’ambiente sono di vitale importanza e vengono concretizzati attraverso tre azioni principali, che si traducono in efficienza economica, ecologia e impegno sociale. Vogliamo che si alzi il livello di attenzione e di rispetto nei confronti del nostro pianeta. C’è chi già attua queste pratiche e vive consapevolmente e chi, grazie alle mobilitazioni più recenti, ha iniziato da poco. Dal lato nostro, non possiamo che esporci in prima persona, pensando che se ad impegnarsi è un’azienda con quasi 900 dipendenti, l’eco di una mobilitazione del genere non potrà che contribuire alla causa, sia in termini ambientali sia di diffusione della consapevolezza tra la popolazione.
Qual è l’interpretazione di idealo del concetto di green e della realizzazione di uno sviluppo sostenibile?
Il vivere green implica fare nel proprio piccolo ciò che chiunque potrebbe replicare globalmente, partendo dalle piccole cose. idealo, ad esempio, è alimentata per il 100% con energia verde da fonti rinnovabili, intraprende costantemente iniziative ecologiche a livello locale per supportare il quartiere di Berlino in cui è stanziata e possiede al proprio interno anche un GREEN team, un gruppo di lavoro costituito da membri impegnati nel supportare l’approccio responsabile e la scelta sostenibile, ad esempio, di alimentari e beni di consumo, come prodotti biologici regionali.
Recentemente l’azienda ha scioperato a Berlino nell’ambito di #FridaysForFuture: ormai la rivoluzione è innescata, le cose possono dunque cambiare concretamente a partire da movimenti popolari e manifestazioni di questo genere?
Sicuramente. idealo si è unita allo sciopero globale sul clima #FridaysForFuture lo scorso 20 settembre. Abbiamo partecipato alla dimostrazione alla Porta di Brandeburgo, scioperando non solo “offline” ma anche online e rendendo non utilizzabile il nostro portale per 4 ore, così da poter raggiungere con la nostra protesta anche i milioni di utenti che mensilmente navigano sul nostro portale internazionale. Siamo orgogliosi della decisione presa dal nostro CEO Albrecht von Sonntag e speriamo, col nostro esempio, di incentivare anche altre realtà. Ciò che ci colpisce, è vedere come l’attenzione degli utenti del nostro portale nei confronti dell’ambiente stia crescendo sempre più. I dati di un sondaggio che abbiamo condotto in Italia nel corso dell’anno ci dicono, infatti, che il 70,3% degli intervistati dichiara di essere disponibile a spendere di più per acquistare un prodotto eco-sostenibile. Non solo, la percentuale di disponibilità di spesa maggiore per un prodotto eco-sostenibile è più alta tra i giovanissimi nella fascia 18 – 24 anni (78,3%). Questo vuol dire che le nuove generazioni, pur essendo una categoria con un potere d’acquisto generalmente più basso, stanno prendendo davvero a cuore il tema dell’ambiente.
Quali sono gli obiettivi e le iniziative messe in campo dall’azienda in favore dell’ambiente?
Uno dei nostri principali obiettivi è stato quello di riuscire a ridurre significativamente la nostra impronta di CO2 grazie a misure di risparmio energetico e all’introduzione dell’elettricità verde.
Laddove le emissioni di gas serra non possano ancora essere evitate, idealo utilizza i certificati CO2 per compensarne gli effetti, assumendosi la responsabilità climatica per i propri dipendenti. Che si tratti della pensione, dell’assicurazione sanitaria o di quella contro la disoccupazione – ovunque i datori di lavoro pagano all’incirca la metà dei costi. Secondo idealo, ciò deve valere anche per la protezione dell’ambiente. Per questo motivo, in futuro l’azienda compenserà il 50% dell’impronta personale di CO2 di ciascun dipendente. Tra i prossimi obiettivi dell’azienda c’è poi il risanamento della torbiera di Lüttwisch. Le torbiere rappresentano i più efficaci depositi di carbonio tra tutti gli habitat terrestri. Quella di Lüttwisch, nel distretto dei laghi del Meclemburgo, è stata prosciugata molto tempo fa in modo da utilizzare l’area per scopi agricoli. Tuttavia, le torbiere così utilizzate sono responsabili di circa il 4% delle emissioni di gas serra in Germania – ovvero più che per il traffico aereo interno. Insieme alla regione Meclemburgo-Pomerania Anteriore, idealo si assicurerà che la torbiera di Lüttwisch sia nuovamente irrigata. Nei prossimi 50 anni si potranno così risparmiare migliaia di tonnellate di gas serra.
In che modo le aziende possono collaborare con i governi per garantire un circolo virtuoso favorevole alla salvaguardia del nostro pianeta?
idealo vuole dare un segnale per la protezione del clima, che riguarda tutti noi ed è probabilmente la sfida più urgente del nostro tempo, non avendo ancora molti anni per invertire la tendenza. Come confermato anche dal nostro CEO, la politica e l’economia hanno una responsabilità particolare; è necessario muoversi come squadra in un lavoro sinergico: dobbiamo dare tutti il nostro contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Abbiamo ritenuto un nostro dovere partecipare allo sciopero e mobilitare sia i dipendenti che gli utenti per proteggere il pianeta in cui viviamo. Il nostro appello alle aziende è quindi quello di unirsi a noi, perché più saremo e più facile sarà farsi sentire dai governi e supportarli nella realizzazione di un piano su cui andremo a lavorare necessariamente tutti insieme, giorno dopo giorno. Il nuovo governo italiano, tra l’altro, sembra aver posto l’accento sulla problematica ambientale. Ciò è un bene, aspettiamo di vedere i primi atti concreti.
Elisabetta Pasca