Difeso, discusso, censurato, schernito, esposto: nella società moderna il corpo femminile è costantemente sotto i riflettori. Lo dimostrano anche le celebrità che sono state attaccate nel tempo per il loro peso forma: dalla popstar Billie Eilish, a Selena Gomez, da Camila Cabello fino a Beyoncè alla cantante Adele per arrivare alle italiane Vanessa Incontrada ed Arisa. Fatto sta che, soprattutto complice la stagione estiva, il body shaming torna pesantemente a infastidire le donne. Una ricerca della app di incontri Bumble rivela che il body shaming colpisce le donne di tutte le età in tutto il Paese: quasi 2 donne italiane su 3 (64%) hanno dichiarato di aver subito personalmente il body shaming o di conoscere una donna che ne è stata vittima.
E secondo l’ultima indagine dell’azienda beauty tech, Eco Bio Boutique, “Cicciona”, “chiattona”, “scheletro”, ”sembri incinta”, “balena” sono solo alcuni degli epiteti che quotidianamente le donne devono affrontare quando si parla di body shaming. Dati alla mano, la survey attesta che oltre 6 donne su 10 (65,5%) hanno subìto body shaming ed offese e derisioni in merito ad una parte specifica del corpo. Guardando i numeri, è chiaro che i pregiudizi sul corpo femminile sono duri a morire e questi influiscono anche sulla vita sentimentale delle donne, nonostante la progressiva emancipazione a cui stiamo assistendo nella società contemporanea. Per il 55,6% delle donne sono la pancia e i fianchi le parti del corpo che creano maggiori disagi seguiti da gambe (39%), fondoschiena (23,2%) seno (21,5%) e per finire braccia (16,2%) e mani o piedi (4,7%).
Cellulite e smagliature tra gli inestetismi che causano maggior disagio
Tra gli inestetismi che invece creano maggior imbarazzo al primo posto vi sono cellulite e smagliature (51,2%) e a seguire adipe e gonfiore (34,5%), capillari (23,1%) e ritenzione idrica (8,8%).
Dall’ultima indagine dell’azienda beauty tech Eco Bio Boutique, “Cicciona”, “chiattona”, “scheletro”, ”sembri incinta”, “balena” sono solo alcuni degli epiteti che quotidianamente le donne devono affrontare quando si parla di body shaming
I contesti nei quali dilaga il body shaming sono per le donne quelli intimi, familiari e amichevoli (30,5%) seguiti da scuola ed università (22%) e dagli ambienti lavorativi (6,9%), a sorpresa solo il 4,1% delle intervistate ha subìto scherni o derisioni per l’aspetto fisico o una parte del corpo sui social network. Tuttavia il web ed i social sono il terreno fertile dove proliferare e fare del male ed infatti influiscono sul fenomeno per circa 8 donne su 10 (81,2%) e sono la causa principale del body shaming per 23,6% delle intervistate. Quasi 4 donne su 10 (37, 6%) invece pensano che ad incrementare e promuovere il fenomeno sia la mancata educazione, seguito dal fittizio modello di corpo propinato dalle influencer (18,3%) ed infine da una mentalità arretrata (10,5%) e dalla televisione (3,5%).
“La Body Positivity ha reso l’accettazione di sé un passo importante nella nostra quotidianità. Ha aiutato tantissime persone a dire “io vado bene così e ne sono fier*”, fino a diventare il mantra di chi non si sentiva mai all’altezza” – afferma Erica Salaris, marketing manager di Eco Bio Boutique.
Da Eco Bio Boutique le dritte per favorire la body positivity
Secondo i dati della survey di Eco Bio Boutique, per oltre 8 donne su 10 (83,4%) è necessario promuovere l’accettazione del proprio corpo, al di là della rappresentazione stereotipata della società moderna attraverso programmi educativi nelle scuole e nelle università (71,4%) , tramite i social (45,6%) , attraverso la tv (25, 4%) o centri di ascolto (18%) e tramite una comunicazione più mirata ed inclusiva dei brand (39%).
“In un mondo che spesso ci impone standard irrealistici di bellezza, è cruciale per noi, come brand di cosmetica inclusiva, che mette al primo posto il self love, abbracciare un approccio amorevole e inclusivo verso il corpo e l’anima di ciascun individuo. Eco Bio Boutique ha sempre reso uno dei propri cardini promuovere messaggi body positive, esaltando valori che vanno oltre gli stereotipi dei canoni di bellezza imposti dai social, e dalla società ed incentivando l’inclusione” – prosegue la referente di Eco Bio Boutique – Il body shaming, con le sue voci critiche e dannose, può spezzare le ali della nostra autostima e farci sentire inadeguati. Ma crediamo che ogni individuo porti con sé una bellezza unica e meravigliosa, che va al di là dei canoni imposti dalla società. Vogliamo invitare chiunque ci segue, o chi passa per caso nei nostri canali di comunicazione, a intraprendere un viaggio verso l’accettazione di sé, un viaggio fatto di gentilezza, compassione e amore per il proprio corpo”.
Diversità, accettazione e connessioni autentiche, i passi per valorizzare il proprio corpo e celebrare la body positivity
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Coltivare l’amore per sé stessi: Ogni ruga, ogni cicatrice, ogni curva racconta la storia unica di ciascuna donna. E’ fondamentale imparare ad amare e apprezzare il nostro corpo per ciò che è, senza giudizi o critiche.
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Celebrare la diversità: La bellezza risiede nella varietà e nell’individualità di ogni persona. E’ necessario celebrare la diversità di forme, dimensioni, etnie e abilità, riconoscendo che essa arricchisce il mondo che ci circonda.
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Creare connessioni autentiche: In un mondo che spesso ci spinge a compararci gli uni con gli altri, è necessario creare e coltivare connessioni autentiche basate sull’accettazione reciproca e il sostegno incondizionato.
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Promuovere un messaggio positivo: Come brand, è fondamentale promuovere un messaggio positivo di accettazione di sé attraverso le nostre campagne pubblicitarie e le nostre iniziative aziendali. “Vogliamo essere un faro di speranza e ispirazione per coloro che lottano con il body shaming” – prosegue la referente. Per celebrare la body neutrality, Eco Bio Boutique ha lanciato il progetto: https://ecobioboutique.it/pages/modella-eco-bio-boutique , dove le modelle sono ragazze normali, diverse tra di loro, che rappresentano una bellezza reale, quella di tutte le donne. Non sono modelle perfette, ma i loro inestetismi rappresentano punti di forza, autenticità da valorizzare e mai nascondere.
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Insegnare l’amore incondizionato: Educare le generazioni future sull’importanza dell’amore incondizionato per sé stessi e gli altri. “Vogliamo creare un mondo in cui ogni individuo si senta amato e accettato per ciò che è” – precisa Erica Salaris.
Autocura, connessione mente – corpo. La skincare che celebra la body positivity
Una buona routine di skincare per il corpo non solo migliora l’aspetto esteriore della pelle, ma può anche avere un impatto significativo sull’autostima e sulla percezione di sé stessi.
Quando ci prendiamo cura della nostra pelle, ci sentiamo più in salute e sicuri di noi stessi.
Ecco come la skincare può influenzare positivamente il nostro benessere emotivo:
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Migliora la salute della pelle: una routine regolare di skincare per il corpo aiuta a mantenere la pelle idratata, elastica e priva di impurità. Una pelle sana e radiosa contribuisce a farci sentire più fiduciosi nel nostro aspetto fisico, riducendo così l’impatto negativo del body shaming.
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Promuove l’autocura: prendersi del tempo per dedicarsi alla propria skincare è un atto di amore verso se stessi. Questo rituale quotidiano o settimanale ci permette di rallentare e di concentrarci su noi stessi, riducendo lo stress e aumentando il senso di benessere.
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Non invasiva e naturale: la skincare per il corpo può essere una forma di cura non invasiva e piacevole. Utilizzando prodotti naturali e delicati, ci prendiamo cura della nostra pelle senza ricorrere a interventi estetici invasivi, stressanti o dannosi.
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Rafforza la connessione mente-corpo: prendersi cura della pelle del corpo non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma ha anche un impatto positivo sulla nostra salute mentale. Quando ci sentiamo bene nella nostra pelle, siamo più propensi a essere gentili con noi stessi e ad accettare il nostro corpo così com’è.
“Una buona routine di skincare per il corpo può giocare un ruolo importante nel contrastare il body shaming, contribuendo a promuovere una visione più positiva e amorevole di sé stessi. Prendersi cura della propria pelle in modo gentile e naturale non solo ci fa sentire bene esteriormente, ma ci aiuta anche a nutrire la nostra autostima e il nostro benessere interiore” – afferma Salaris.