Il mondo del lavoro è ancora segnato dal rilevante stigma sociale legato al diverso orientamento sessuale e all’identità di genere che costringe il 53% dei lavoratori LGBTQ+ a nascondere la propria identità. In aggiunta, la paura di essere discriminati vivendo una condizione enormemente stressante dal punto di vista emotivo può riflettersi negativamente sulla qualità delle prestazioni lavorative.
Per alimentare una cultura aziendale inclusiva, creando luoghi di lavoro in cui tutti siano liberi di esprimere se stessi, Procter & Gamble, insieme ad Associazione Libellula e Parks, ha realizzato un Brand Act rivolto a tutti i dipendenti, di qualunque livello, a tutte le aziende e i suoi marchi, con l’obiettivo di sviluppare strategie e buone pratiche rispettose della diversità.
Il 53% dei lavoratori LGBTQ+ nasconde la propria identità: P&G lancia il BRAND ACT, in occasione della 3° edizione di Hair Has No Gender con Pantene
Un documento che arricchisce la narrativa della terza edizione di Hair Has No Gender, la campagna europea con cui Pantene e P&G sostengono la comunità LGBTQ+, che quest’anno accendere i riflettori proprio sull’inclusione e la valorizzazione delle diversità sul posto di lavoro, per consentire ad ogni individuo di potersi esprimere liberamente per quello che è, nella sua unicità, liberando il proprio potenziale.
A dare voce all’iniziativa in Italia: Cathy La Torre, Avvocata, Erika Mattina, Modella & Influencer, Silvano Caso, Impiegato dello stabilimento di produzione Procter & Gamble Italia. A cui si aggiungono quelle dell’Associazione Libellula, organizzazione che opera in Italia per aiutare e difendere le persone LGBTQ+, a cui è stato rinnovato un sostegno economico per finanziare 9 corsi di avviamento professionale nel settore della bellezza e della cura dei capelli dedicati a persone della comunità LGBTQ+, che si aggiungono ai 15 già erogati e al finanziamento dell’apertura di una nuova sede a Roma grazie alle precedenti edizioni dell’iniziativa.