Di tanto in tanto abbiamo avuto tutti i nostri momenti imbarazzanti, nessuno può dire di esserne immune, fanno parte della vita, succedono e basta. Oggi però non è il caso di vergognarsene, bensì di celebrarli con una vera e propria festa, l’Awkward Moments Day: le figuracce ci aiutano a prenderci meno sul serio e alla fine possono trasformarsi in divertimento condiviso
Hai mai chiamato qualcuno con il nome sbagliato, oppure sei inciampato in maniera rocambolesca dentro una pozzanghera o ancora hai detto qualche parolina di troppo pensando di non essere ascoltato, mentre invece la persona di cui stavi parlando era proprio dietro di te? L’elenco di “awkward moments” potrebbe continuare all’infinito. A volte, le cose non sembrano andare per il verso giusto, anzi accade sempre qualcosa che potrebbe farti sentire come se volessi sparire o nasconderti. L’imbarazzo è di certo uno stato emotivo di intenso disagio. La giornata di oggi serve a ricordarci che questa emozione può colpire indistintamente e spesso non è il caso di rimanerci troppo male.
Come si festeggia il l’Awkward Moments Day?
Trova la capacità di ridere di te stesso, scopri l’umorismo insito nei momenti imbarazzanti e divertiti invece di angustiarti. Rivivi gli episodi che più ti fanno arrossire, ricamandoci su delle belle storie da raccontare agli amici. Sorridi di te stesso e goditi il ricordo. All’inizio sembra quasi un esercizio insostenibile. Invece, col passare del tempo, finiamo per accorgerci di come le brutte figure ci rendono più umani e vicini. Nessuno è perfetto, mai: è importante tenerlo a mente non solo in questo giorno e recuperare in noi un po’ di umiltà da tenere di scorta per tutto l’anno.
Come nasce però questo tipo di celebrazione? Ecco, può essere imbarazzante ammetterlo, ma non siamo stati in grado di identificare l’origine di questa “festa imbarazzante”. Non pensiamoci allora e piuttosto condividiamo le nostre “brutte figure più belle” sui social media con l’hashtag #AwkwardMomentsDay.