Cosa si nasconde dietro la definizione “webstar”? L’esplosione e il successo dei giovani creators su YouTube è ormai un fenomeno inarrestabile, che coinvolge un pubblico sempre più ampio e raccoglie l’interesse anche dei brand che preferiscono affidare a questi nuovi talenti il proprio racconto di marca. Per comprendere meglio il fenomeno, abbiamo intervistato uno di loro, Alberico De Giglio, 18 anni, barese alla conquista del mondo, con tanta voglia di continuare a esprimersi e di evolversi sperimentando nuovi linguaggi. Senza mai dimenticare l’affetto per chi lo ha portato in alto: i suoi follower.
Alberico De Giglio, 18 anni compiuti da poco, oltre 820 mila iscritti al canale Youtube, centinaia di migliaia di follower sui social: i creators di YouTube sono ormai le “rockstar” dei nostri tempi?
Beh, in realtà le cose non stanno proprio così: i creators di YouTube sono più che altro parte integrante di una vera e propria comunità. Tutti noi Youtuber siamo molto uniti, poi ognuno si crea il proprio fandom a partire dal proprio target, mantenendo con i follower un rapporto di vicinanza molto profondo. Tendiamo ad annullare le distanze tra noi e il pubblico e restiamo spesso in contatto diretto, ci teniamo a consolidare un bel rapporto sincero e duraturo nel tempo. Più che come rock star ci piace porci nei confronti del pubblico come degli amici.
Come è iniziata la tua avventura in rete e come descriveresti il percorso fatto fino a questo momento?
Io ho cominciato nel settembre del 2009, quando mio padre ha introdotto in casa un magico strumento di tecnologia, il computer! Tramite il pc, ho potuto familiarizzare con il web e alla fine scoprire YouTube, una piattaforma su cui un mucchio di ragazzi caricavano i loro video. Da piccolo avevo pochissimi amici e cercavo un modo per potermi aprire, per esprimermi, per condividere con gli altri anche le mie “cavolate” e così mi sono buttato. Ho realizzato moltissimi video, anche se la stragrande maggioranza all’inizio l’ho cestinata perché era roba troppo strana, (in realtà poi la maggior parte di questi primi esperimenti sono salvati su un hard disk esterno, una sorta di “archivio segreto” che conservo nella mia casa di Bari) poi con il tempo, lavorando, sono riuscito a conquistare il mio spazio e a raggiungere il mio piccolo grande obiettivo.
Il tuo nuovo format #MyLife nasce per raccontare ai follower la vita quotidiana di uno youtuber: da dove scaturisce l’esigenza di esprimerti in maniera ancora più personale, dopo la pubblicazione del tuo libro Youdream, e come intendi sviluppare il nuovo progetto?
Io ho sempre realizzato video di un certo tipo, come parodie e challenge, non avevo mai raccontato la mia vita fino a questo momento. Con #MyLife ho voluto portare a galla qualcosa di nuovo, mostrando me stesso ad un livello più profondo, descrivendo come si articolano le mie giornate, per produrre finalmente dei contenuti più complessi rispetto a quello che faccio di solito. Per me è una cosa veramente bella e stimolante, una tappa fondamentale nel mio percorso creativo. Il format sta piacendo, molti utenti ne hanno voluto sottolineare la portata innovativa. Ovviamente non smetto di realizzare i video a cui il fandom è abituato, anche perché in fondo il mio segreto è semplice: far divertire, ma soprattutto continuare io stesso a divertirmi. #MyLife mi sta dando grandi soddisfazioni e sta soddisfacendo chi mi segue, mi pare un risultato invidiabile.
In che modo selezioni gli argomenti intorno ai quali costruisci i video e quali sono le tendenze maggiormente apprezzate dal tuo pubblico?
I contenuti per sfondare devono innanzitutto rispondere ai gusti personali del creator e poi riuscire a venire incontro agli interessi del pubblico. Io personalmente, sia in un format particolare come #MyLife, sia nei video consueti, come “AskAlberico”, in cui rispondo alle persone che mi seguono, o “iCallYou”, dove parlo direttamente con chi mi chiama, cerco sempre di aggiungere un tocco di personalità in più, l’ingrediente che fa la differenza, per rendere gradevole il contenuto.
Per ogni Youtuber che si rispetti il rapporto con la fanbase è fondamentale: raccontaci com’è la tua relazione con i follower.
Io devo tutto alla mia fanbase, se posso dire di aver raggiunto qualcosa di anche lontanamente assimilabile all’idea di “successo” il merito è senza dubbio della risposta di affetto che ho ricevuto dai followers. Se non ci fosse stato questo, oggi non avrei niente. Per questo motivo mi fa piacere rimanere in contatto con gli utenti del mio canale, è bellissimo, anche in un contesto “virtuale”, poter coltivare delle relazioni. Poi ogni youtuber ha il proprio modo di fare: c’è chi preferisce mantenere una distanza con il proprio pubblico, io invece ci tengo ad annullare questo gap, perché sento di voler bene a chi mi segue e mi immedesimo nei loro sentimenti e desideri.
Hai 18 anni e hai già accumulato parecchie esperienze, senti la necessità di affrontare nuove sfide e metterti in gioco con nuovi linguaggi e contenuti?
Magari! Mi piacerebbe tanto spostarmi su altre piattaforme e misurarmi su progetti inediti. Su YouTube ci sono nato e credo che ci resterò il più a lungo possibile, però la mia giovane età mi spinge naturalmente alle sfide e alle sperimentazioni. La televisione potrebbe essere un bello spazio da esplorare e in effetti c’è qualche progetto che bolle in pentola, ma non posso ancora svelare nulla. Lo scoprirete solo seguendomi!
Elisabetta Pasca