Il ministero dell’Interno di Angelino Alfano ha pubblicato un bando di 9 pagine per la selezione di un giornalista professionista da almeno tre anni che per un anno lavori alle attività di comunicazione del dipartimento che si occupa di immigrazione, ma a titolo gratuito.
I requisiti richiesti sono: iscrizione all’elenco dei giornalisti professionisti, «esperienza lavorativa documentabile di almeno 3 anni nel settore della comunicazione e dell’informazione maturata nell’ambito della Comunicazione istituzionale presso le Pubbliche amministrazioni e/o presso questa Amministrazione», ottima conoscenza della lingua inglese. All’articolo 4 si dice che «L’incarico avrà durata di un anno e non potrà essere prorogato o rinnovato» e all’articolo 5 si dice esplicitamente che «L’incarico dovrà essere svolto a titolo assolutamente gratuito», ma che sono previsti dei rimborsi.
La Rete è insorta contro l’iniziativa del Ministero: lo sdegno è stato unanime, perché la faccenda del compenso in visibilità svilisce l’idea stessa di lavoro creativo e tocca non solo la categoria dei giornalisti ma una fetta ben più ampia di tipologie professionali, fin troppo spesso mortificate dall’atteggiamento dei clienti.