Chissà se il 23 agosto 1991 Tim Berners-Lee, l’informatico inglese che rese per la prima volta pubblico il World Wide Web, si era già prefigurato l’impatto che nel giro di due decenni avrebbe avuto su scala mondiale la sua idea. A distanza di 25 anni Internet è diventato uno dei principali, se non il più importante, mezzi di comunicazione e informazione che abbiamo a disposizione. In realtà però non dappertutto l’accesso alla rete è garantito, e in media solo il 47% della popolazione mondiale riesce a navigare. Il dato emerge dalle ultime stime dell’International Telecommunication Union.
La porzione di continente dove in media l’accesso è più facile è l’Europa, dove la rete è a disposizione di poco più del 79% della popolazione. Alle spalle del Vecchio Continente si piazzano i paesi del blocco ex sovietico che compongono il Commonwealth of Independent States (66,6%) e le Americhe (65%). Giù dal podio le regioni asiatiche e pacifiche e gli stati arabi, con percentuali d’accesso pressochè identiche, pari rispettivamente al 41,9% e al 41.6%. Fanalino di coda i paesi africani dove l’accesso alla rete è permesso a 1/4 della popolazione. Tutte le percentuali sono riassunte da Statista.com.