La società odierna è un coacervo di situazioni stressanti che minano costantemente l’equilibrio psico-fisico degli individui: tempi ristretti, ritmi frenetici, accumulo di impegni e necessità di operare in modalità multitasking. Di fronte all’esposizione così massiva ad un insieme composito e complicato di stimoli differenziati, una risposta salvifica contro il famoso “logorio della vita moderna” c’è e viene dall’Oriente: si tratta dello yoga, riconosciuto recentemente quale Patrimonio dell’Umanità.
La decisione è stata presa all’unanimità dai 24 membri di uno specifico Comitato intergovernativo dell’Unesco riunitosi per la sua 11/a sessione, dal 28 novembre al 2 dicembre 2016, ad Addis Abeba, in Etiopia. Il Comitato ha sancito ufficialmente il valore di una delle più antiche usanze indiane, oggi conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, sottolineando che si tratta di una pratica adatta “a tutte le età, senza discriminazione di sesso, classe o religione”, che “associa posizioni, meditazione, respirazione controllata, recitazione di parole e altre tecniche mirate a offrire benefici, ad attenuare i dolori e a consentire di raggiungere uno stato di liberazione”. E questa liberazione diviene davvero desiderabile, soprattutto in un contesto turbolento come quello attuale, che tende a relegare la spiritualità e la cura profonda di se stessi in un cantuccio spesso sterile e di facciata. Lo yoga aiuta invece ad andare in fondo al proprio io, per trovare le risposte più adatte ad una visione equilibrata e illuminata del tempo a nostra disposizione. Diversi studi hanno dimostrato come lo yoga contribuisca a ridurre i livelli di stress anche per merito delle tecniche di rilassamento e di respirazione, che possono accompagnare le asana, ossia le particolari posizioni o posture utilizzate in alcune forme di yoga, in particolare nello Hatha Yoga.
Ma non solo, praticare questo tipo di attività migliora le funzioni cerebrali, abbassa la pressione sanguigna, ottimizza la capacità polmonare, stabilizza la glicemia e implementa il nostro equilibrio fisico e mentale. Contribuisce inoltre a creare delle nuove abitudini, rivoluzionando il nostro corpo che diventa più flessibile, armonioso, tanto da portare alla riduzione sensibile dei dolori articolari. Anche le Nazioni Unite hanno voluto celebrare i benefici indubitabili di questa antichissima tradizione indiana: l’11 dicembre 2014, infatti, l’ONU ha accolto con 175 voti favorevoli su 193 la richiesta del premier indiano Narendra Modi di istituire una giornata internazionale dedicata allo yoga, così è nato l’International Yoga Day. La data prescelta per questa grande festa è, non a caso, il 21 giugno, cioè il giorno di Dakshinayana, ovvero una porta che si apre verso la seconda metà dell’anno, particolarmente favorevole per porre le proprie intenzioni, piantare i semi del cambiamento e purificare il corpo.
Come se non bastasse, secondo la tradizione, pare che il dio Shiva abbia scelto proprio il 21 Giugno per iniziare a trasmettere i suoi insegnamenti come guru. Infine, questa data coincide con il solstizio d’estate, ovvero il giorno dell’anno in cui il sole raggiunge il punto più alto rispetto all’orizzonte regalando agli abitanti dell’emisfero boreale la giornata con più ore di luce. In ogni caso, ogni momento è buono per iniziare ad approfondire i temi e praticare gli esercizi di questa straordinaria disciplina: ogni movimento ed ogni sforzo vengono premiati da una serie di benefici vivificanti che introducono un rinnovamento autentico nella propria esistenza. Particolari esercizi di rilassamento aiutano infatti a conciliare il sonno e donano maggiore serenità: volersi più bene significa anche risultare maggiormente predisposti all’incontro con l’altro, anche dal punto di vista fisico.
Lo yoga è una disciplina millenaria che interessa corpo, postura, respiro, spiritualità: la sua filosofia di fondo è quella ayurvedica che contempla anche i sapori nella dieta, coinvolgendo ogni aspetto dello stile di vita. Lo Yoga richiama insomma un universo che tocca la persona nel profondo, la ingloba e al contempo la libera, conducendola verso l’unità. Le origini le rintracciamo nei testi: nei Veda, parole correlate al termine yoga hanno il compito di suggerire agli uomini di “imbrigliare” il proprio pensiero e i propri vissuti per dedicarli con talento alle attività religiose e spirituali. Lo yoga è un percorso spirituale che si può intraprendere per le più svariate ragioni: yoga significa anche conoscersi, valutare se e come considerare i proprio limiti, assaggiare possibilità nuove di apertura, lasciarsi andare all’incredibile saggezza del corpo e del respiro. Lo yoga è l’unione con se stessi e con il resto attraverso una pratica completa ed equilibrata, rivolta al miglioramento generale delle proprie condizioni. Si tratta di un’avventura appagante, da intraprendere senza paura, per riuscire a vivere una comunione più piena e completa con la propria individualità, con l’alterità e con tutto il mondo che ci circonda.