Troppo spesso ritorna alla ribalta della pubblica opinione il vecchio cliché secondo cui l’Italia non è un paese per giovani. La storia professionale di Niccolò Presta, classe 1992, una lunga e intensa gavetta nei dietro le quinte delle più grandi produzioni televisive e teatrali, sfata questo frusto ritornello, identificandolo come uno dei nuovi manager e producer di spicco dello shobiz italiano. Inserito da Forbes tra gli Under30 più influenti d’Italia nel settore “Media” per le sue qualità imprenditoriali e relazionali, Niccolò Presta è pronto ad affrontare le nuove sfide che l’entartainment e la comunicazione 2.0 pongono sul piatto. Lo abbiamo intervistato, per cogliere il punto di vista di una voce giovane che sta facendo la differenza nel mondo della tv e dello spettacolo.
Recentemente Forbes l’ha inserita tra gli Under30 più influenti d’Italia per il settore “Media”: cosa significa per la sua carriera questo riconoscimento?
Non mi aspettavo questo riconoscimento e per me è un grande onore sapere che Forbes mi abbia notato e voluto inserire in una delle loro prestigiose ed ambite classifiche. Si tratta certamente di uno dei tanti traguardi che speravo di raggiungere ma non di certo a 25 anni. Sono una persona molto pignola e da oggi lo sarò ancor di più per ottenere risultati sempre più importanti.
Nonostante la giovane età, ha già una importante gavetta alle spalle e oggi è alla guida di Arcobaleno Tre come Amministratore Unico, Producer e Agente: come descriverebbe il suo percorso e la sua evoluzione professionale?
È stato tutto assolutamente fluido e naturale. Nessuno mi ha obbligato a seguire il percorso di famiglia ma è stato un’evolversi di impegni l’uno dietro l’altro; sin da piccolo ero estremamente affascinato da questo mondo. Ho sempre partecipato ad ogni riunione in cui mi si consentiva l’ingresso. Facevo amicizia con Registi, Direttori della Fotografia ma soprattutto rubavo tutto ciò che potevo con gli occhi e le orecchie. Compiuti i 18 anni ho deciso che era arrivato il momento di mettermi realmente in gioco. Ho iniziato il mio percorso di gavetta come tutti e non sono mancati servizi d’ufficio come le fotocopie o il servire dei caffè; nei momenti più tranquilli studiavo ed osservavo le curve di ascolto, i dati share e leggevo i blog di spettacolo per informarmi sempre su tutto. Dopo qualche anno arrivò il mio primo incarico da Produttore e mi assegnarono di seguire la trasmissione “Ciao Darwin”. Proprio in quel momento credo sia nata ufficialmente la mia figura professionale. Non dimenticherò mai chi mi ha aiutato a crescere e chi lo fa tutt’ora come Paolo Bonolis che insegna molto anche solo ad osservarlo da vero purosangue dell’intrattenimento.
In che modo i social oggi influenzano e rivoluzionano la gestione del talento?
Questa è una domanda complessa. Gestire un talento dello spettacolo, piccolo o grande che sia, vuol dire gestire comunque una persona fatta di emozioni e con un preciso carattere. Spesso ci si scontra su come improntare la propria immagine sui social network essendo quest’ultimo un mezzo estremamente personale. Esiste la parola compromesso; quello che conta è rimanere comunque se stessi nonostante i paletti che si inseriscono tra il privato e la vita professionale.
Quali sono le regole auree per una corretta comunicazione di un personaggio pubblico sui social network?
Mi spiace deluderla ma non esistono regole per una comunicazione corretta sui social network. Ogni persona è differente dall’altra. Bisogna ricordare, come detto poc’anzi, che c’è una persona dietro ad una foto e/o post con desideri, gusti e pensieri ben precisi. Credo che bisogni seguire più una filosofia: è la dose che fa il veleno. Non bisogna mai strafare in nulla e questo credo sia universale.
Che tipo di sfide l’attendono nel prossimo futuro, in qualità di produttore e agente 2.0?
Il mio lavoro è in continua evoluzione. Io e la mia squadra stiamo lavorando a molti progetti. Attualmente mi trovo a Los Angeles per impegni di lavoro ed al mio rientro inizierò a produrre un nuovo programma molto interessante per una delle prime reti della tv generalista. Non posso rivelare ancora nulla in quanto stiamo definendo gli ultimi dettagli. Non è l’unico nuovo progetto a cui stiamo lavorando perché siamo in lavorazione con un preserale condotto da Teo Mammucari ed un late show con Ezio Greggio, entrambi al vaglio dell’editore da cui abbiamo già ricevuto ottimi feedback. Non mancheranno, ovviamente, i successi già affermati a cui ogni anno cerchiamo di aggiungere un nuovo tassello per mantenerli attuali e mai scontati. Sul fronte management l’Arcobaleno Tre è attiva h24 sui big da noi gestiti ed io in particolare modo mi sto concentrando su nuove sfide come il cantante Nicola Cavallaro di cui ho co-prodotto l’album che uscirà a settembre, il duo di comici “I Sansoni” di cui c’è tanto lavoro oltre che un tour teatrale ed infine Lorella Boccia che dopo l’esperienza da conduttrice a Colorado è pronta al suo ritorno in tv con una nuova sfida.
Elisabetta Pasca