Le statistiche del 2017 ci raccontano di un sistema nazionale che non valorizza le donne come meriterebbero. In Italia, solo il 27% riveste ruoli apicali e il Paese si trova all’82esimo posto nella classifica del World Economic Forum sul Gender Gap. In questo contesto c’è però un esempio in controtendenza: mette in contatto milioni di persone da tutto il mondo e dà la possibilità ad artigiani e creativi di trasformare il proprio talento in un’impresa di successo, in modo semplice e accessibile.
Etsy, infatti, pullula di storie di donne imprenditrici che hanno trovato un ambiente favorevole per far coincidere lavoro e passione, sfruttando l’opportunità offerta da una piattaforma digitale che veicola artigianato e vintage in tutto il mondo. E i dati confermano: la percentuale globale di venditrici su Etsy.com è dell’87%. Ecco alcune esperienze di imprenditoria creativa femminile che dalla provincia italiana raggiungono quotidianamente un mercato internazionale, attraverso un commercio sostenibile, responsabile e redditizio. Ma soprattutto “umanizzato”, grazie agli strumenti che Etsy offre per favorire un contatto diretto e la creazione di una vera e propria community inclusiva.
Germana Bargoni idea e cuce a mano collezioni femminili, ma soprattutto viaggia da un mercatino all’altro. In giro per Italia, Europa e Stati Uniti, ricerca con incredibile curiosità stoffe dimenticate nei cassettoni delle nonne. E’ così che tessuti vintage dal mondo rinascono dalla sua macchina da cucire e, grazie a Etsy, continuano il loro viaggio verso nuove destinazioni. Germana nasce a Genova alla fine degli anni ’70 e ora vive a Bologna. Dopo una laurea in Scienze Ambientali e numerosi anni di consulenza a Milano, perde il lavoro. Ma non si ferma, anzi si reinventa. Inforca la macchina da cucire e prende lezioni da una sarta. La sua nuova avventura lavorativa inizia quasi per caso, grazie a uno stock di sete preziose acquistato a poco prezzo. Approda su Etsy nell 2011 e il suo negozio ci racconta di un artigianato 2.0 che diventa “glocale”: nasce a Bologna e incontra una community mondiale.
Origini ucraine, nata in Romania, Ela vive e lavora a Milano dove realizza vestiti da sposa e da sera, d’ispirazione vintage. Ognuna delle sue creazioni è fatta di tessuti preziosi ed è curata nei minimi dettagli. Ela sembra nata per cucire, eppure ha un PhD in Comunicazione e inizia a lavorare come Marketing Specialist. Questo ruolo, però, non l’ha mai allontanata dal suo vero sogno e non le ha impedito di imparare a cucire da autodidatta. A Milano, la città della moda, frequenta un corso di cucito per la prima volta e intuisce che la sua passione può diventare un’opportunità concreta, in un click. Così nel 2012 apre il suo negozio su Etsy e lancia il suo primo brand, Elochka, realizzando e vendendo ben 300 vestiti in due anni. Da allora non si è più fermata e ora firma col suo nome una linea che incarna una femminilità nostalgica e delicata.
Stefania Palma, 34 anni da pochissimo, ama definirsi una sarta d’altri tempi: tenace come la fibra del cotone, delicata come un pizzo. Cuce per il teatro dal 2009 e nel tempo è diventata anche educatrice in laboratori creativi per bambini e adulti. Nel 2013 vince un concorso regionale per la formazione di giovani imprenditrici e crea il suo brand, Colibrin, che inizia a vendere su Etsy. Con Giustina, la sua macchina da cucire, parte da desideri e realizza creazioni uniche e irripetibili. Non solo indumenti, ma anche borse, pupazzi e giostrine da culla. Il suo segreto è la cura dei dettagli e l’accostamento di fantasie divertenti. Perché, come dice lei, “un colore a volte è una delizia”. Etsy le consente di gestire e accontentare richieste da tutto il mondo. E così, dalla campagna piacentina, cuce e non solo: posta foto delle sue creazioni, chatta con chi è interessato ai suoi lavori e gestisce ordini in ogni dove, comodamente dal suo smartphone grazie all’app di Etsy.
Nadine Winckers ha 47 anni, è olandese e vive sul Lago Maggiore. Durante una permanenza in Inghilterra viene folgorata da una passione per i cappelli e inizia a farli per i suoi bimbi, quasi per gioco. Di creazione in creazione dà vita a un marchio e scopre in Etsy il veicolo per proporre le sue collezioni in tutti il mondo (i suoi clienti sono per la maggior parte americani!). Nadine mischia lo stile inglese con il romanticismo italiano e i colori olandesi per capi unici e adatti ad ogni occasione.