7- Hyper-transparency e chiarezza
Jim Coleman, CEO di We Are Social Londra
“Uno dei temi di cui abbiamo parlato nel Think Forward di quest’anno è stato l’Iper-trasparenza. I brand sono impegnati nel riconquistare la fiducia dei propri consumatori, fornendo certezza e una trasparenza assoluta delle informazioni – non semplicemente evitando dettagli scomodi. L’apprezzamento delle persone per la trasparenza non è una novità, ma nell’era delle fake news la sfiducia nei confronti di marchi, media e governi si è moltiplicata.
Questo scenario lancerà l’anno prossimo una vera e propria sfida ai brand per conquistarsi la fiducia delle persone. Non sarà più sufficiente dire che sei onesto o che il tuo staff lo è: devono essere le terze parti a comprovarlo. Le aziende dovranno poter parlare di tutto – non solo delle cose positive. Dovranno anzi dimostrare di essere consapevoli anche delle debolezze relative al business – o al settore di attività – e di essere già all’opera per migliorarle.
8- Le persone sono contributor
Vanessa Bouwman-Axt and Roberto Garcia, Managing Directors di We Are Social Monaco & Berlino
“Un altro tema che abbiamo discusso nel Think Forward di quest’anno è il concetto di “The new cooperative”. I brand sono sempre più guidati dalle idee e dalle interazioni con i loro consumatori. Ed è così che le persone si stanno trasformando in contributor. Non si tratta solo di essere un acquirente occasionale per esempio, si tratta di avere un senso di appartenenza reale alla community della marca e dell’ esercitare un ruolo attivo nel delinearne il futuro.
Consentendo alle persone di sviluppare un senso di appartenenza verso i brand preferiti, è possibile formare comunità di co-creatori grazie alle quali si generano nuove idee e prodotti, sulla base di feedback in tempo reale da parte di chi acquista.
A questo punto allora, la community ha il potenziale per diventare al tempo stesso la sua più grande risorsa del brand. Promuovendolo nel bene, difendendolo nel male e aiutandolo a disegnare sviluppi futuri in base a desideri e bisogni dei clienti. E anche per quelle aziende che ritengono sensibile coinvolgere le persone in alcuni aspetti dello sviluppo del loro prodotto o nelle fasi del business, discussioni e feedback provenienti dai social possono aiutare a far emergere questioni rilevanti, da affrontare prima che diventino veri e propri problemi”.