Andare a capo di un’azienda che ha come obiettivo quello di soddisfare i genitori tenendo sempre al centro la salute dei bambini: non deve essere semplice essere l’Amministratore Delegato di un brand come Mellin, azienda del gruppo Danone, un ruolo che porta ad affrontare numerose sfide. Fabrizio Gavelli però non sembra essere intimorito da questa sua nuova responsabilità, anzi: semmai più motivato. Senza dimenticare poi che, oltre a questa sua recente nomina a Ceo, è stato scelto anche come Amministratore Delegato Danone Early Life Nutrition per il nuovo Cluster South East Europe (Italia, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania) e come General Manager Business Services per tutte le aziende del Gruppo Danone in Italia e Grecia. In che modo allora affrontare questi nuovi impegni senza perdere di vista l’obiettivo principale, ossia soddisfare le esigenze dei più piccoli ma anche dei genitori? Lo abbiamo chiesto proprio al nuovo Ceo, Fabrizio Gavelli.
Dottor Gavelli, dal 2005, anno del suo ingresso in Danone, ha assunto ruoli di maggior responsabilità fino a questa sua recente nomina a capo di Mellin. Che direzione intende dare all’azienda?
Sono onorato di entrare alla guida di Mellin Spa, azienda di Danone, che da sempre è accanto alle mamme con prodotti specifici e servizi utili per la crescita dei loro bambini. Oltre alla carica di amministratore delegato di Mellin, rivestirò anche il ruolo di General Manager Business Services per tutte le tre divisioni del Gruppo Danone in Italia: è per me motivo di grande orgoglio essere il primo italiano in questo ruolo di coordinamento e intendo dare il mio supporto per continuare a sostenere lo sviluppo dell’azienda. In linea con la mission di Danone di portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone, intendo valorizzare in particolare l’impegno di Mellin nel supportare l’allattamento al seno e nel promuovere l’importanza della nutrizione corretta nei primi 1000 giorni di vita, fondamentali per lo sviluppo del bambino e per la sua salute futura. Nel mio ruolo garantirò la massima attenzione nell’assicurare sempre un elevatissimo standard di qualità dei prodotti Mellin, rispondendo alle attese della collettività e dei clienti. Non da ultimo darò il mio supporto per continuare a investire nelle persone che fanno parte dell’azienda e che con il valore del loro lavoro contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di business.
Quali sono le principali sfide che deve affrontare, oggi, chi guida un brand dedicato all’infanzia?
Quello dell’alimentazione infantile è un mercato complesso che richiede grande responsabilità. Nel nostro Paese la natalità è in grave calo, le aziende devono essere sempre più attente a comprendere le esigenze dei consumatori, offrendo prodotti di qualità e puntando sull’innovazione, così come continuando ad avere un rapporto aperto con Istituzioni e Società scientifiche. L’ascolto costante di mamme e papà è per me un obiettivo importante per poter rispondere sempre in modo adeguato alle loro esigenze e necessità. In Italia è poi molto preoccupante il tema di sovrappeso e obesità, vogliamo dare il nostro contributo perché sia possibile scegliere la nutrizione corretta all’interno di uno stile di vita e abitudini sane fin dai primi anni di vita
Da giugno 2017, alcuni dipendenti Mellin hanno potuto beneficiare di smart working e flex work. Quale riscontro state ottenendo? La produttività ne ha risentito in maniera positiva?
Tutte le iniziative messe in atto in azienda rimarcano il valore che viene dato da ciascuna persona nella crescita dell’azienda. Per favorire un rapporto sempre più equilibrato tra vita privata e vita lavorativa dei dipendenti (e delle mamme e donne in particolare) abbiamo lavorato per creare un’organizzazione flessibile e basata sulla fiducia, che permette ai dipendenti di avere un orario lavorativo flessibile in entrata e in uscita, di beneficiare dello smartworking e di permessi speciali legati alla maternità – paternità. Il riscontro ricevuto è molto positivo, abbiamo notato nei dipendenti maggiore senso di appartenenza all’azienda, così come maggiore motivazione nell’affrontare il lavoro quotidiano.
La sua azienda è tra quelle che sostengono “In farmacia per i bambini”, che il 20 novembre ha coinvolto molte farmacie di Milano – e non solo – in questa iniziativa. Qual è l’importanza di un appuntamento del genere?
Dal 2010 il gruppo Danone è partner di Fondazione Francesca Rava e in questi 7 anni abbiamo avuto modo di collaborare con la Fondazione su diversi fronti , con Danone durante l’emergenza ad Haiti e con Mellin in questa iniziativa. Partecipare attivamente all’iniziativa “In farmacia per i bambini” è per noi un motivo di grande soddisfazione perché si sposa con due dei valori alla base della mission di Mellin e dei suoi dipendenti: la responsabilità sociale e la vicinanza ai bambini e alle loro famiglie.
Lei è recentemente diventato papà. Questa sua esperienza di genitorialità ha modificato la sua visione del suo ruolo in un brand come Mellin?
Certamente, l’esperienza di diventare papà di una bambina mi ha permesso di conoscere ancora più da vicino quelle che sono le esigenze e i bisogni dei più piccoli ma anche dei genitori. Sicuramente è un forte stimolo a portare avanti al meglio il mio compito in Mellin.