Dolce & Gabbana torna alla cara vecchia carta stampata. Per il brand di moda sembra giunto il momento di abbandonare la comunicazione veicolata attraverso blogger, influencer e celebrity digitali. Per il lancio della campagna P/E 2019, affidata a ben 7 fotografi, il duo di stilisti italiani ha deciso di investire nel valore e nel potenziale della stampa tradizionale. La campagna è stata “pensata per la carta stampata, per le migliori riviste, per le testate che amiamo e a cui teniamo di più”, sostiene Stefano Gabbana dalle pagine dell’ultimo numero di Vogue Italia. Dove, non a caso, in linea con la nuova linea della strategia di comunicazione, la griffe ha provveduto ad acquistare ben 14 pagine consecutive di pubblicità (due per ogni fotografo).
Fino a poco tempo fa, D&G ha coinvolto numerosi influencer in veste di modelli sia per le sfilate che per le campagne adv, dall’americano Cameron Dallas (oltre 21 milioni di Instagram follower) all’italiano Mariano Di Vaio (oltre 6 milioni), assoldati comunque anche negli scatti della campagna P/E 2019. Inoltre il brand ha addirittura coniato hashtag specifici ispirati alla location degli scatti, da #DGPalermo a #DGRoma.
Dolce & Gabbana si sono resi conto che la strategia social deve trovare un bilanciamento reale più forte: “Utilizzare i media tradizionali in modo ancor più massiccio che in passato: ecco l’idea. – afferma Gabbana sulle pagine del mensile di Condé Nast -. Credo che nessun altro stia facendo qualcosa di simile. In un mondo sempre più globalizzato, esprimere la nostra unicità è diventato sempre più importante. Spiegare la nostra identità in questo modo è possibile solo attraverso la carta stampata: sfogliando le pagine di un giornale, a una a una, il punto di vista di ciascun fotografo si riconosce chiaramente, a colpo d’occhio”.
Per Gabbana occorre puntare con decisione su una strategia virata sul cartaceo: “Se avessimo fatto un post, o lanciato una campagna digitale non sarebbe stata la stessa cosa. Per noi questo è il momento di tornare ai magazine, e anche ai giornali, di andare nella direzione opposta rispetto agli altri. Siamo un’azienda del lusso, ed esprimiamo il nostro valore attraverso un punto di vista unico. Nel 2019 la stessa cosa vale per i magazine. Mentre tutti sono sullo smartphone, comprare la carta stampata potrebbe sembrare un lusso. In realtà se ne ricava un punto di vista unico, preparato con cura e tempo. Per me è il momento del grande ritorno delle riviste: potere alla stampa!”.