VICKY GITTO – Presidente Art Directors Club Italiano
Cosa dobbiamo aspettarci dall’edizione di quest’anno dell’International Festival of Creativity di Cannes?
Lo scenario che abbiamo davanti è caratterizzato dall’esigenza di rimettere la creatività al centro: tutta l’ondata di nuove opportunità offerte dal digitale, dai big data, dalle ricerche, dall’intelligenza artificiale fa sì che l’elemento differenziante sia costituito dal valore del pensiero creativo, messo al primo posto per far girare al meglio quanto a disposizione. Anche per il contesto di Cannes Lions, il tema del momento è la nuova attenzione verso la creatività, intesa non come negazione dell’innovazione e della tecnologia, ma anzi come boost rispetto alle infinite opportunità che il mercato ci offre. Da pubblicitario, posso dire che dopo tanti anni ho finalmente sentito clienti grandi e piccoli, locali e internazionali, dichiarare apertamente che quando si investe su progetti di qualità il business ne ha beneficio, dati alla mano. Il valore della creatività genera valore per il business. Questo è uno dei temi principali per noi di ADCI e per l’appuntamento di Cannes.
E dunque come descriverebbe al momento la situazione del mondo creativo italiano?
Per quanto riguarda il mercato italiano, questo è stato un anno di grande cambiamento, abbiamo assistito all’uscita di molti direttori creativi dalle grandi multinazionali, il Ceo Global di WPP ha rassegnato le dimissioni nelle scorse settimane, il gruppo Publicis aveva dichiarato lo scorso anno di non iscrivere lavori a Cannes per un anno. Credo sia stato uno dei periodi di maggiore transizione degli ultimi 10 anni, sono in corso un’infinità di modificazioni negli equilibri del passato. L’anno scorso l’Italia a Cannes ha fatto una performance straordinaria, in crescita rispetto ai precedenti quattro anni, ritornando tra i primi 15 paesi al mondo per punteggi dati dai risultati e dalle iscrizioni. Quest’anno la grande novità dal punto di vista tecnico è che abbiamo 7 giurati al Festival, quindi stiamo recuperando il terreno che avevamo perso. Io mi auguro che i cambiamenti occorsi non influenzino negativamente i risultati. Ci sono tante agenzie al lavoro, so che sono state fatte moltissime iscrizioni, ovviamente auspico di confermare se non di migliorare rispetto ai traguardi passati. Ci stiamo impegnando senza tregua per una crescita costante sia in termini di quantità e di qualità al Festival di Cannes, dopo un lungo periodo che ci ha visto fuori dai giochi. Quest’anno c’è stata sì una commistione di uscite e cambiamenti negli assetti dei grandi gruppi, ma mi auguro che non ci siano contraccolpi forti, siamo molto fiduciosi.